CON LA LUCE NEGLI OCCHI PREMIO MICHELE CEA 2022

A Milano dal 17 al 25 settembre mostre ed eventi culturali organizzati da Fondazione Michele Cea ETS

Al via la settima edizione della kermesse artistica “Con la luce negli occhi”
Vernissage con proclamazione dei tre artisti vincitori del Premio Michele Cea per le arti figurative

Locandina Con la Luce negli occhi. Settima edizione premio Michele Cea 2022 light

Milano, 2 settembre 2022. Nove giorni dedicati all’arte e ai giovani artisti emergenti. Dal 17 al 25 settembre andrà in scena a Milano, presso lo Spazio “Ex Fornace Gola”, Alzaia Naviglio Pavese, 16, Con la luce negli occhi, la manifestazione artistica per la settima edizione del Premio Michele Cea organizzata dalla Fondazione Michele Cea ETS, con il patrocinio di Comune di Milano – Municipio 6, Città Metropolitana di Bari, Liceo Artistico di Brera, Accademia delle Belle Arti di Agrigento, Associazione Regionale Pugliesi, Casa delle Artiste, GAL  e con il sostegno di Anteprima design, Well See, Mayestus.

Arti figurative, letteratura, fotografia, cultura cinematografica e poesia si incontreranno durante la kermesse che si aprirà sabato 17 settembre con la proclamazione dei vincitori del Premio Michele Cea, scelti tra i 12 artisti finalisti emergenti, italiani e stranieri, precedentemente selezionati da un’apposita giuria (in basso i profili dei finalisti). Al vernissage, presentato dall’attore e critico d’arte Michele Franco, parteciperanno: Paola Zatti, GAM – Galleria Moderna d’Arte Moderna di Milano, l’attrice Margot Sikabonyi, l’attore Gerardo Placido, Massimo Puja ed Elios Inverno, Editoriale Giorgio Mondadori, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano e l’Assessore alla Cultura del Municipio 6. Tra gli appuntamenti da non perdere segnaliamo sia l’incontro del 24 settembre con l’attrice Margot Sikabonyi, volto noto della serie televisiva Un medico in famiglia e protagonista del film Bocche Inutili diretto da Claudio Uberti, uscito nelle sale lo scorso aprile, sia l’incontro del 25 settembre con l’artista Ercole Pignatelli.

Oltre ai riconoscimenti in denaro di 2.500, 1.000 e 500 euro, i primi tre classificati verranno premiati con mostre e pubblicazioni su riviste e cataloghi di arte che daranno loro la possibilità di far conoscere il proprio talento e diffondere le proprie opere.

Vincitori e finalisti in mostra dal 17 al 25 settembre. Tutte e 12 le opere arrivate in finale rimarranno esposte presso lo Spazio “Ex Fornace Gola”, Alzaia Naviglio Pavese, 16, Milano, per l’intera durata della manifestazione Con la luce negli occhi. Orari: tutti i giorni 10:00-12:30/16:00-21:00. Nei giorni in cui sono previsti gli eventi la chiusura avverrà alle 23:00 (vedi programma più in basso).

143 gli artisti che hanno partecipato al contest del 2022. Giunto alla sua settima edizione, il Premio Michele Cea, che ha come mission quella di dare visibilità ai giovani artisti emergenti e di sostenerli economicamente, si sta affermando sempre di più nel mondo delle arti figurative. Al contest di quest’anno infatti hanno partecipato 143 artisti italiani e stranieri, sottoponendo alla giuria opere di pittura, grafica, scultura, fotografia e video-arte. Un risultato che premia l’impegno della Fondazione Michele Cea ETS, istituita in memoria dell’artista Michele Cea scomparso prematuramente all’età di 27 anni.

Ai vincitori sostegno economico e visibilità. Il primo classificato verrà premiato con una somma di 2.500 euro; una scultura realizzata dallo scultore Germano Caiano tratta dall’opera n° 50 di Michele Cea; una mostra personale e/o collettiva; la pubblicazione sul mensile Arte (Cairo Editore) del mese di ottobre 2022 e la segnalazione sul Catalogo di Arte Moderna 2023 (CAM 59 – Editoriale Giorgio Mondadori). Al secondo e terzo in classifica andranno rispettivamente un premio di 1.000 e 500 euro, oltre alla segnalazione sul Catalogo di Arte Moderna 2023 (CAM 59 – Editoriale Giorgio Mondadori).

Michele-Cea
Michele Cea nel 2011_ fotogramma_video_canzone_Giusy Ferreri Piccoli dettagli cui Michele aveva partecipato
MICHELE CEA opera n 31_ SENZA TITOLO_anno 2014_ retro_Tecnica mista su tela 50x70 cm
Foto Michele Cea 2015
MICHELE CEA opera n 31_SENZA TITOLO_anno 2014_ fronte_Tecnica mista su tela 50x70 cm

Profili dei 12 finalisti del Premio Michele Cea Settima Edizione, 2022

FEDERICO BERGAMASCHI
Federico Bergamaschi nasce a Milano il 5 ottobre 1994, frequenta il liceo artistico di Brera e successivamente il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si laurea con 110 e lode. Durante il percorso di studi diventa collaboratore dell’artista Giuseppe Maraniello e simultaneamente partecipa a mostre sul territorio nazionale. Ad oggi realizza opere, partecipa a mostre e lavora per la ditta E. Rancati come realizzatore di oggetti e armi di scena per cinema e teatro. Equilibri apparentemente precari governano la visione d’insieme che si ha davanti alle installazioni di Federico Bergamaschi. Elementi metallici e lapidei vengono elevati ad opera d’arte, attraverso poche manomissioni: la volontà è quella di mantenere la ruvidità propria della materia, conferendogli leggerezza e grazia. Materiali rinvenuti casualmente o appositamente ricercati, divengono linee e forme che compongono il linguaggio attraverso il quale l’artista manifesta la sua poetica. Ogni pezzo viene inserito in modo metodico, il frammento è individuato come parte di un tutto, assemblato in maniera tale che diventi soggetto. Le sculture sono complesse portatrici di valore intrinseco, quanto semplici nelle forme. Ogni elemento recuperato, racconta una storia sia attraverso la posa che assume, sia in seguito all’identità che Federico gli attribuisce.

 

MARCO CORRIDONI
Marco Corridoni nasce a San Severino Marche il 26 settembre del 1991 e cresce a Monte Vidon Corrado, il paese che ha da dato i natali a Osvaldo Licini.
Durante gli studi umanistici scopre la passione per l’arte e il disegno, e decide così di perfezionare la propria tecnica, prima da autodidatta e successivamente iscrivendosi al triennio di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Urbino, nella cattedra del prof. Luigi Carboni. I suoi primi lavori sono perlopiù installazioni, un connubio di segno e materia. Il risultato della sua poetica sono opere che fondono figura e scultura, disegno e materiali di recupero. La sua carriera espositiva inizia nel 2013, come finalista del X Premio Nazionale delle Arti e prosegue attraverso premi e collettive in territorio marchigiano. Nel 2017 consegue il diploma di II livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, nella cattedra del maestro Omar Galliani. Successivamente inizia un percorso di ricerca filosofico-artistico che culminerà nella conferenza “Sulla libertà”, al M.A.C.R.O. di Roma, e in numerose esposizioni collettive.

 

ADELE PENNETTA (ALIAS S.ADELE)
Adele oltre ad essere una graphic designer è un’artista emergente. Nel 2020 si è laureata in Grafica presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce e nel 2022 si è iscritta,  presso l’Accademia di Roma, al biennio specialistico in Graphic Design. Nonostante i suoi studi precedenti fossero di tutt’altro tipo, Adele ha sempre coltivato l’amore per l’arte. Negli anni di studio in Accademia ha poi sviluppato una particolare passione per il mosaico sperimentando nuovi materiali. E, con l’intento di “salvare” il suo primo computer, è nata l’idea di quest’opera. Un giorno vorrebbe realizzare una mostra tutta sua, arricchita da diverse opere di questo genere.

 

MANUEL GALLO
La formazione dell’artista ha luogo nella Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano. Il suo lavoro viene guidato dal concetto “Alexis Thymos” dal greco “non avere parole per esprimere le emozioni”. Con i suoi quadri, l’artista accompagna gli osservatori, in maniera quasi intima e personale, in una dimensione cristallizzata, raccolta e di meditazione. All’interno dei dipinti, lo spettatore si ritroverà avvolto in un’atmosfera in bilico tra il Cinquecento e il Contemporaneo, pervaso da un senso di estraniazione e inquietudine. La vacuità dello sfondo è un memento, il buio e il silenzio sono le condizioni primitive in cui l’artista ci invita a tornare nei momenti in cui ci si sente persi, lontani da sé stessi. I particolari non completati delle opere suggeriscono altresì a rispecchiarsi, a dare alla tela una propria storia.

 

NADEZDA GOLYSHEVA
Nadezda Golysheva nasce nel 1998 a Mosca, in Russia.  Attualmente vive e lavora a Venezia. La scultura è coinvolgimento carnale tra l’io e l’altro. L’uomo e l’ambiente sono una pelle condivisa, si nutrono e si penetrano a vicenda, diventando indivisibili, materia fluida in continuo mutamento. Il corpo non finisce là dove ne vediamo il contorno: ciò che ci circonda si annida in noi come quando lasciamo l’impronta del nostro peso sul terreno. Diamo e riceviamo, tocchiamo e siamo toccati. La nostra pelle e quella della natura si fondono, diventano un unicum: carne del mondo. Il lavoro indaga il legame fisico posto tra l’uomo e la terra, identificandolo come una pelle condivisa. Un particolare interesse è rivolto al materiale, l’argilla, che viene analizzata nelle diverse possibilità di forma e riprodotta attraverso processi naturali di disgregazione. Molte delle sculture rivelano la presenza dell’armatura di sostegno, delle giunture o dei vuoti, mostrando il corpo umano sotto una forma quasi architettonica. 

 

ABDULKADIR HOCAGLU
Nato a Istanbul nel 1993,  Hocaglu è un artista origine curda. Si è laureato presso l’Università Anadolu, Facoltà di Belle Arti, Dipartimento di Scultura nel 2017. Ha svolto l’Erasmus di un anno, durante il periodo di studi presso l’Universitat Politècnica di Valencia, dipartimento di Scultura. Si è laureato presso Master all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dipartimento di Scultura. Ha partecipato a varie mostre e simposi in Italia, Turchia, Cina, Francia e Spagna. Prosegue il suo lavoro artistico nel suo studio a Carrara.

 

ILARIA SAGARIA
Ilaria Sagaria è una fotografa e artista visiva italiana. Le sue opere sono state esposte in gallerie d’arte e musei italiani e ha ricevuto riconoscimenti e pubblicazioni importanti. Nel 2021 espone all’interno delle Gallerie degli Uffizi il lavoro “Il dolore non è un privilegio” e vince il primo premio di Portfolio Italia con “Piena di grazia”. Ha lavorato come fotografa tra Napoli e Monaco di Baviera e attualmente come docente di grafica e fotografia in Italia. La sua ricerca mira a restituire un immaginario complesso e stratificato del femminino, denso di simboli culturali e di rimandi artistici, con particolare attenzione ai significati sociali e psicologici.  La fotografia la rende felice.

 

MARZIO SANTORO
Marzio Santoro, nasce a Pescara, vicino al paese natale del pittore e fotografo Francesco Paolo Michetti. Noto per aver partecipato al social film “Italy In A Day” di Gabriele Salvatores, Marzio Santoro si dedica alla fotografia, osserva il mondo esterno e l’essere umano, cerca il vero sentimento. Per lui l’unico modo per trasmettere un po’ di verità è riuscire a sfiorare le corde interiori che fanno parte di ognuno di noi. Come? Con uno sguardo, con un parallelismo, con una metafora, con una storia, con un messaggio, con uno spunto per una riflessione. Michetti un giorno del 1883 si trovò a vedere una scena di vita e a ritrarla, così diede vita a “La figlia di Iorio”. Nel 2022 Santoro ne propone una versione moderna per generare un confronto.

 

MATTIA SCAPPINI
Docente presso il liceo artistico Venturi di Modena per la materia di discipline plastiche. Laureato presso l’accademia di Bologna negli indirizzi di scultura e di pittura. Sotto la superficie, dentro alla materia e ancora oltre l’essenza delle cose, in uno stato di sospensione e di galleggiamento è possibile dilatare la figura e trovarne una sintesi. Il campo di indagine che preferisce è la condizione umana e il suo tentativo è quello di restituire l’uomo. È attratto dagli assoluti ma crede che tutto abbia maggiore forza se descritto da contorni incerti e se lascia spazio al suo opposto. Immersione – emersione, vita – morte, sonno – veglia, realtà – immaginario. La sua è una pittura circolare che ipoteticamente può essere letta in loop, collegando tridimensionalmente i lati dell’immagine. La stessa rappresentazione diviene in questo modo ciclica e contiene al suo interno infiniti spazi in contraddizione fra loro.

 

MICHELA TABATON – OSBOURNE
Michela Tabaton-Osbourne nasce e cresce a Londra. Ha studiato presso il “Camberwell College of Arts” e successivamente presso le Accademie di Belle Arti di Firenze e Carrara dove si è avvicinata al linguaggio della scultura. Oggi la sua attività è radicata nelle tecniche tradizionali. Lavora attualmente a Carrara dove porta avanti la sua ricerca artistica in uno studio accanto ad altri artisti. Con le sue opere vorrebbe affrontare i fenomeni legati all’osmosi culturale per raccontare i disagi e i dialoghi che nascono da essa, lavorando con l’uso di incastri di materiali e tecniche varie, fra i quali: marmo, legno, terracotta e mosaico. Materiali e forme diventano ricordi di luoghi di appartenenza. Parla di nostalgia, di tradizione, di riti e di memoria all’interno di una società sempre più ibrida, tramite processi e tecniche artigianali per creare dialoghi con il passato.

 

NARA TOMASSINI
Di origini umbre, dopo il diploma di maturità decide di proseguire gli studi in Graphic Design e New Media presso il NID di Perugia, successivamente si trasferisce a Urbino, iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti indirizzo Pittura conseguendo il diploma di 1° livello con il massimo punteggio. Continua la sua formazione in Storia dell’arte all’Università di Urbino “Carlo Bò”, laureandosi con una tesi sul “Recupero del Classico nell’Arte Contemporanea italiana”. La produzione artistica di Nara Tomassini si basa principalmente sull’utilizzo della pittura, ma anche della fotografia e dell’installazione. I temi trattati riflettono l’esplorazione del corpo fisico e psichico, sulla proiezione di paure e desideri inconsci, ma anche la trasformazione del dolore in bellezza e resilienza. Una dinamica che porta a ragionare sul concetto di spazio/mondo interiore ed esteriore e sull’inesorabile confronto di intima complessità tra uomo e natura.
“Siamo un diaframma che unisce due sguardi: verso l’esteriorità e l’interiorità”

 

MATTIA TRABALZA
Nasce nel 1996 a Foligno (PG). Vive e lavora tra Foligno e Roma. Dopo il Diploma Triennale in Arti Multimediali e Tecnologiche presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2018, ha conseguito il Diploma Magistrale sempre in Arti Multimediali a Roma nel 2021. Lavora come fotografo e videomaker freelance. Come Digital Artist le opere che realizza si alternano tra videoarte e manipolazione digitali. La sua ricerca affronta gli aspetti della gravità, del tempo e del surreale per mettersi in contatto con gli archetipi dell’essere umano. La ricerca della visione surreale conduce alla realizzazione di opere che sorgono dal quotidiano, alla cui dimensione rivolge lo stesso sguardo immaginativo. Ogni produzione è caratterizzata da una cospicua presenza di elementi simbolici che rimandano, nel gioco comunicativo tra artista e osservatore, alla dimensione quasi onirica dell’esperienza umana.

Sito: https://www.mattiatrabalza.com/

Programma eventi “Con la luce negli occhi” - Settima Edizione.

Spazio “Ex Fornace Gola”, Alzaia Naviglio Pavese, 16, Milano

Sabato 17 settembre (ore 18.00). Vernissage-Premiazione. Presentazione dei dodici finalisti e premiazione dei vincitori del Premio Michele Cea. Presenta l’attore e critico d’arte Michele Franco. Testimonial: Paola Zatti conservatrice della Galleria d’Arte Moderna – GAM – di Milano. Saluti di apertura: Assessore alla Cultura del Comune di Milano e Assessore alla Cultura del Municipio 6.

Domenica 18 settembre (ore 19:00). CURIOSARTANDO – L’arte è donna. Un viaggio alla scoperta dell’arte al femminile e delle opere in cui la donna è protagonista non più solo come soggetto da dipingere ma come creatrice di forme ed emozioni. Il workshop è a cura del prof. Massimiliano Porro, docente dell’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” – IED di Como.

Martedì 20 Settembre (ore 19:00). Mostra Fotografica “Sguardi di Donna, dal Sud del Mondo” di Luciana Trappolino. Un viaggio attraverso l’universo femminile e la sua bellezza, dignità e forza. L’autrice sarà presente. Conduce Annalisa Cantù.

Venerdì 23 settembre (ore 19:00). Serata letteraria. Conduce Annalisa Cantù con gli interventi di: Maria Grazia Toscano, autrice de “Con gli occhi nel mondo ” (Ed. Book Sprint, 14,90 Euro); Alessandra Sala, autrice de “Il gusto dolce dell’amore ” (Libraccio Editore, 13,40 Euro); Alessandra Scurati, autrice de “La Porta Accanto. Tra i versi di Alda Merini” (Ed. Pentagora, 14,00 Euro). 

Sabato 24 settembre (ore 19:00). Serata con Margot Sikabonyi protagonista del film Bocche Inutili. È prevista la presenza del produttore Well See SRL. Conduce Annalisa Cantù.

Domenica 25 settembre (ore19:00). Finissage con i saluti delle autorità del Municipio 6 e intervista di Annalisa Cantù e Massimiliano Porro all’artista Ercole Pignatelli. 

Per ricevere i nostri comunicati stampa scrivere a ufficiostampa@michelecea.com o compilare il form al seguente link: www.michelecea.com/ufficio-stampa.

Per iscriversi alla nostra newsletter cliccare qui: www.michelecea.com

***

Chi siamo. La Fondazione Michele Cea ETS persegue, come scopo principale, il sostegno ad artisti e creativi, giovani e non, fornendo loro la possibilità di avere a disposizione luoghi dove immergersi, creare ed esporre le proprie opere. La Fondazione, oltre all’organizzazione del “Premio Michele Cea”, si occupa della divulgazione e diffusione dell’opera di Michele Cea e promuove, senza fini di lucro, l’arte a 360 gradi tramite l’organizzazione di mostre personali e collettive in tutta Italia, tavole rotonde itineranti, sportelli di supporto e di ascolto psicologico e formativo.

 Per ulteriori informazioni
Contatto Stampa //Francesca Serva// +39 333 8409256 //ufficiostampa@michelecea.com
Sito web: https://www.michelecea.com/
FB: @gliamicidiMicheleCea
Instagram: fondazionemichelecea